L’amore ai tempi della carta.

E’ un’ardua impresa insegnare agli adolescenti di oggi come fosse l’innamoramento e l’amore quando per comunicare c’era solo la voce e, per i più timidi, carta e penna.

Come spiegare che non ci si “metteva insieme” con un messaggio in chat, ma dopo estenuanti appostamenti degni di un romanzo di spie e lunghi conciliaboli (in cui aveva un peso rilevante l’intervento delle amiche del cuore e degli amici fidati), con scambi di bigliettini che qualche volta raggiungevano insospettabili vertici di poesia.

Probabilmente eravamo più imbranati degli adolescenti di oggi, ma facevamo incredibilmente sul serio (o almeno così ci sembrava) e i nostri innamoramenti avevano tutte le caratteristiche dell’eternità (ma allora era più facile credere nell’amore eterno).

Passavamo un sacco di tempo a parlare di noi e di noi “insieme” e, magari seduti su una panchina del parco, progettavamo il domani.

Ma soprattutto, quando qualcosa non andava per il verso giusto, non ci lasciavamo con un sms.

Sesto san Giovanni -  Parco Campari

 

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