Archivi giornalieri: 1 Agosto 2016

Il passato sepolto.

Sembra inverosimile in questi tempi, in cui viviamo un clima di precarietà che genera inquietudine, in cui dobbiamo fare i conti con il destino, con il caso, in cui abbiamo la triste consapevolezza che nessun luogo, nessun tempo, nessun comportamento possa dirsi veramente “sicuro”, sembra inverosimile, dicevo, che il nostro paese abbia già conosciuto in tempi recenti una storia tutto sommato simile a quella che stiamo vivendo.

Eppure cosa c’è di più banalmente normale che starsene in una stazione in un giorno come questo, ad aspettare il treno che ti porterà finalmente in vacanza o che a vacanza finita ti riporterà a casa, al tuo lavoro, alla quotidianità.

Trentasei anni fa, il 2 agosto, nella sala d’aspetto della stazione di Bologna c’era un sacco di gente, perchè Bologna è uno snodo ferroviario importante tra nord e sud, tra le città e il mare, c’era un sacco di gente che aspettava pazientemente, sopportando la calura estiva, e c’erano bambini e anziani, donne e uomini, qualcuno aspettava il treno, qualcuno all’edicola acquistava una rivista, qualcuno seduto nel suo taxi aspettava i clienti, qualcuno aveva perso una coincidenza e si industriava a decifrare l’orario ferroviario, qualcuno non doveva essere lì perchè era arrivato in anticipo o in ritardo.

Trentasei anni fa cercavo disperatamente notizie di due carissimi amici che sapevo in viaggio verso il mare e in transito da Bologna, più o meno a quell’ora, ma, per fortuna, non proprio a “quell’ora”, le 10.25 fissate sul quadrante dal vetro frantumato dell’orologio della stazione.

La storica Cinzia Venturoli ha raccolto pazientemente i frammenti di queste vite spezzate e forse i suoi racconti ci aiuteranno a ricordare un passato purtroppo sepolto sotto macerie ben più grevi dei resti di quei poveri muri devastati.

Bologna