Dopo il temporale.

Come era prevedibile dopo due giorni di temporali terrificanti questa mattina la valle si è presentata splendida sotto un cielo terso da far paura e un’arietta frizzante che mette addosso la voglia di muoversi.

Salgo ai Piani di Artavaggio (con la funivia s’intende perchè muoversi va bene, ma non bisogna esagerare) e poi comincio a camminare in questo verde che è davvero verde, sotto un cielo azzurro che è davvero azzurro e tutto è così limpido che riesco a vedere bene la pianura e, da una parte, le Alpi coperte di neve e dall’altra il profilo delicato degli Appennini.

Fa freschino e devo aspettare un po’, anche se cammino in salita, per togliere il maglione, faccio un po’ fatica, ma non c’è caldo, non c’è afa e camminare è piacevole.

Ogni tanto mi fermo a tirare il fiato e intanto ne approfitto per godermi il panorama che cambia ad ogni passo.

C’è silenzio, gli unici suoni sono il campanaccio delle mucche che pascolano tranquille, il ronzio degli insetti e il gracchiare di qualche uccello.

Dopo la pioggia avevo proprio bisogno di tutto questo sole, di tutti questi colori.

Piani di Artavaggio (Luglio 2016)

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