Anche l’occhio…

Qualche tempo fa, durante un viaggio in Alsazia, mi sono imbattuta spesso in qualche vetrina che ha catturato la mia attenzione per i colori pastello, per i profumi e, come ho potuto verificare di persona, per i sapori delicati.

Ricordo piccoli negozi dalle pareti rivestite in boiserie, con gli scaffali in legno zeppi di grandi vasi di vetro colmi di dolcetti colorati in pasta di mandorle, di meringhe dalle sfumature tenui e di macarons coloratissimi.

I macarons, per chi non li conoscesse, sono pasticcini fatti con due dischi di meringa e pasta di mandorle accoppiati, ripieni di ganache al cioccolato o di marmellata o di crema al burro.

Non li amo particolarmente perché sono dei dolci veramente troppo dolci (e pesanti) per i miei gusti, ma sono bellissimi da vedere e poi, una volta tanto, si può anche indulgere in un peccato di gola.

Ricordo i giorni in Alsazia come un tuffo in un mondo di colori: colorati erano i dolci come colorate erano le pareti delle case  a graticcio tipiche di Colmar, colorati come i disegni dei libri di fiabe della mia infanzia.

Forse il ricordo più vivido che conservo è proprio quello di aver passeggiato per qualche giorno in un libro di fiabe,

Riquewihr (Francia)

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