Tutto apposto e niente a posto.

Mi piacerebbe sapere da che parte è uscito questo “apposto” (nel senso di “tutto bene”) che ormai imperversa nei social network, e da lì si insinua nei temi dei miei ragazzi, senza alcuna pietà e senza alcun riguardo per la lingua italiana.

“Come stai?”

“Tutto apposto”

… e invariabilmente a me viene l’orticaria.

Avviso ai naviganti:

“Apposto” è il participio passato del verbo “apporre” (aggiungere, applicare) usato, per esempio, nella frase “Ho apposto la firma in calce al documento).

Se vogliamo dire che va tutto bene basta scrivere (e dire) “A posto”…

…. per pietà senza l’h.

1 pensiero su “Tutto apposto e niente a posto.

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