Archivi giornalieri: 13 Maggio 2016

“Il magico potere del riordino”.

Il libro di Marie Kondo illustra il metodo, messo a punto dall’autrice, che garantirebbe grazie all’ordine e all’organizzazione degli spazi, la serenità e forse anche la felicità, perché nella filosofia zen il riordino  è un rito che produce incredibili vantaggi spirituali: aumenta la fiducia in se stessi, allarga la mente, libera dall’attaccamento al passato, dà il giusto valore alle cose e, meraviglia delle meraviglie, evita gli acquisti inutili.

Rimanere nel caos invece  allontana  il momento dell’introspezione e della conoscenza.

Evidentemente l’introspezione non deve essere il mio forte, visto che vivo in una perenne situazione di caos (peraltro molto organizzato) a partire, per esempio dalla mia borsetta (che in quanto a peso non riuscirebbe ad ottenere la qualifica di “bagaglio a mano” sui  voli della maggior parte delle compagnie aeree) che ormai da anni i miei allievi associano spesso e volentieri alla borsa di Mary Poppins o al gonnellino di Eta Beta.

Nella mia borsetta c’è tutto quello che potrebbe servirmi dal cappellino per la pioggia, al portafoglio, alla mini pochette (dove alloggiano una chiavetta usb, le chiavi della seconda casa, la memoria supplementare della fotocamera, qualche farmaco assortito, crema per le labbra, specchio, spazzola pieghevole, tessere varie) dal portafogli, al telefonino (nell’apposita tasca laterale), dalle chiavi di casa, a un libretto per gli appunti con un po’ di penne e matite, occhiali da vista e da sole e, quando sono in viaggio) la fotocamera digitale, fazzoletti di stoffa e di carta, sigarette e accendino.

Nella mia borsetta c’è veramente di tutto, ma mi basta infilare la mano e riesco a trovare tutto, o quasi tutto, in pochi secondi, tranne forse le chiavi che, essendo pesanti, tendono a posizionarsi negli angoli più remoti, ma, per fortuna, tintinnano.

Forse non è molto zen la mia borsetta, sicuramente a poco a che fare con l’arte del riordino, ma sapere che ho tutto ciò che mi serve a portata di mano, mi permette di affrontare il mondo con un po’ di tranquillità.

Milano - Expo 2015