Archivi giornalieri: 30 Aprile 2016

Dove ci sono solo stelle.

Fin da piccola i miei genitori (ma soprattutto mio padre) mi hanno insegnato ad amare la montagna, a fare lunghe camminate, magari anche di notte alla luce tremolante e incerta di una torcia elettrica, e mi hanno insegnato a considerare una notte passata in rifugio una incredibile avventura.

Quando ero piccola i rifugi erano decisamente spartani, si dormiva sui letti a castello in grandi camerate, ci si lavava con l’acqua fredda della cisterna, si mangiava seduti tutti insieme sulle panche di legno, una scodella di minestra fumante sembrava, allora, una prelibatezza e poi si passava la serata a raccontare storie vicino al camino acceso.

Oggi molti rifugi delle Prealpi hanno l’aspetto di piccoli alberghi, alcuni persino con il lusso del bagno in camera (camera doppia naturalmente) e l’acqua calda.

Una cosa però è comune ai rifugi di oggi e di ieri: l’incanto della montagna di notte, un incanto che è fatto di silenzio rotto solo dal campanaccio di una mucca o dal latrato lontano di un cane, di pendii illuminati dal chiarore della luna, di ruscelli che, con il calar della sera, diventano più sonori e di stelle, di tante stelle che sembrano riempire il cielo in ogni angolo, di stelle così luminose da schiarire il cielo.

E’ incredibile che il buio delle vallate, dove l’inquinamento luminoso della città è solo un ricordo, riesca a restituire così tante stelle.

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