Parlo con mia madre di quel 25 aprile di tanti anni fa a Milano, le notizie che correvano, la gioia, ma anche l’incredulità, , l’impressione di vivere un grande cambiamento, la difficoltà di comprendere il cambiamento.
Poi ci sarebbe stato il referendum tra monarchia e repubblica (ma mia madre non votò perchè aveva solo vent’anni) e poi le “mitiche” elezioni politiche del ’48 e una Nazione da ricostruire e una vita da inventare.
Le fa bene ricordare e anche a me fa bene.
E’ necessario ricordare e raccontare quei giorni ai figli e ai figli dei figli, non per perpetuare l’odio e il desiderio di vendetta, ma perché comprendano che bene incommensurabile sia la libertà (la libertà di ciascuno di noi e di tutti gli uomini) e imparino ad amarla e a difenderla.
Sono d’accordo con te, si DEVE ricordare!