“Casta fuit, domum servavit, lanam fecit”

Una famosa epigrafe funebre del II sec. a.C. elogia una defunta della quale ci sono giunte, attraverso i secoli, le preclare virtù domestiche: “Fu casta, governò la casa, lavorò la lana”, che suona un po’ come l’impietoso “vai a casa a fare la maglia” che ogni tanto sfugge a qualche ometto a corto di argomenti dialettici.

A ben guardare l’invito rivolto a Giorgia Meloni (“Pensi a fare la mamma”) rientra in questa logica, la logica che vorrebbe le donne sempre relegate ad un ruolo di second’ordine come se le donne non avessero più volte dimostrato di essere multitasking, di saper governare la casa, allevare i figli, prendersi cura degli anziani e dei malati e intanto svolgere una professione a tempo pieno.

Una donna può essere impegnata in un lavoro magari di responsabilità, magari fino a sessantasei anni, ma è meglio che non si cimenti in compiti di governo, in ruoli di potere: quelli toccano di diritto agli uomini (che possono sempre contare su una donna che mandi avanti la casa, allevi i figli, curi anziani e malati eccetera eccetera).

“Che la tasa, che la piasa, che la staga a casa”…

… quanta strada devono fare ancora le donne…

Milano-Expo 2015

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