Settembre.

Mi piace il mese di settembre perché ha il sapore di un nuovo inizio.

Settembre è il mese in cui inizia l’anno scolastico, ma il lavoro non mi spaventa perché le vacanze di solito mi  lasciano una scia di energia positiva, un desiderio di rinnovamento, una impazienza di ricominciare.

Mi capitava la stessa cosa quando ero bambina, ma allora le lezioni iniziavano in ottobre, e settembre era per me il mese dell’attesa, carico di aspettative di desiderio di ritrovare la mia classe, le mie compagne, la mia adorata maestra, guardavo il grembiulino bianco inamidato, guardavo il grande fiocco azzurro e non vedevo l’ora di indossarli per tornare a scuola.

Settembre è anche un mese lento nel quale la natura sembra a poco a poco assopirsi in attesa dell’autunno, un mese quieto, senza gli eccessi della calura estiva ma con un cielo ancora estivo e colori ancora vivaci e le foglie ancora verdi sui rami.

Cantava Guccini nella “Canzone dei dodici mesi“:

“Settembre è il mese del ripensamento sugli anni e sull’ età, 
dopo l’ estate porta il dono usato della perplessità, della perplessità… 
Ti siedi e pensi e ricominci il gioco della tua identità, 
come scintille brucian nel tuo fuoco le possibilità, le possibilità…”

Forse è proprio questa opportunità di “ripensamento” che mi rende settembre un mese così caro.

Cavenago di brianza - Le Foppe

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