Non so da dove cominciare.

Come si fa a trovare le parole per raccontare otto giorni in Turchia densi di emozioni, di immagini, di profumi, di sogni?

Allora proverò a partire dall’arrivo a Istanbul, dal traffico intenso di una città di sedici milioni di abitanti divisa tra due continenti, proverò a partire dalla luce particolare che il Bosforo e il Corno d’Oro riflettono sugli edifici, dal vento che mitiga il calore del sole, dalle centinaia di minareti che svettano sulle case, dai suoni di una città popolosa a cui si mescolano, nelle ore canoniche, le voci che invitano alla preghiera e le musiche di centinaia di orchestrine che suonano all’aperto.

Proverò a partire dall’emozione forte di trovarsi in un luogo lontano e diverso, di camminare tra secoli di storia in un incrocio di lingue, di culture di religioni.

Proverò a Partire dalla bellezza della Moschea Blu o dall’imponenza di Santa Sofia e della Moschea di Solimano il Magnifico.

Proverò a partire dallo stupore che dà un senso di vertigine, mentre gli occhi non sanno dove guardare e vorrebbero spalancarsi a dismisura.

Mi rendo conto che per raccontare tutto ci vorrebbero pagine e pagine e allora procederò per gradi, racconterò “la mia Turchia” un poco per volta, a puntate, affidandomi alle parole e alle immagini, pur consapevole della difficoltà di trasmettere tanta bellezza.

Continua…

Istanbul

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