Ris, erburin e curada.

Gironzolando qua e là per la rete ho trovato la ricetta di un piatto della mia infanzia che avevo completamente dimenticato, un piatto che cucinava mia nonna alla sera e che mi piaceva molto: “ris, erburin e curada” (per chi non è nato sotto la Madonnina “riso, prezzemolo e polmone”).

Ero una bambina minuscola e dall’appetito adeguato alla mia mole per cui i miei genitori e i nonni facevano a gara per scovare qualche cibo che scatenasse il mio entusiasmo a tavola (impresa tutt’altro che semplice), inspiegabilmente la minestra della nonna, saporita e dall’aspetto invitante, mi piaceva e ne facevo vere e proprie scorpacciate anche se, probabilmente, non ho mai saputo, o non mi sono mai chiesta, che cosa diavolo fosse la “curada” che galleggiava nel brodo: mi piaceva e tanto bastava.

Si tratta di un piatto della tradizione meneghina che è scomparso dalle nostre tavole poco avvezze ad imbandire vivande considerate “povere”, così come sono scomparsi altri cibi che mangiavo abitualmente da bambina come il rognone trifolato o la cervella impanata, piatti scomparsi anche perché richiedevano una preparazione forse troppo lunga ed accurata per i nostri giorni.

D’altra parte non riesco ad immaginare i nostri ragazzini, assuefatti ai sapori da fast food, appassionarsi ad un piatto di cervella o ad una minestra a base di riso e polmone.

Io li ricordo ancora, con un filo di nostalgia, la nostalgia per un passato che era forse più povero, più semplice, più genuino.

Montevecchia
 

5 pensieri su “Ris, erburin e curada.

  1. Domenico

    Stasera ho preparato rognone trifolato e cervella fritta. Mio figlio (22 anni) li ha spazzolati con molto piacere insieme a me. Molti giovani non sanno neanche che cosa siano, ma anche perchè le loro madri non li fanno più (e forse mai li hanno saputi fare). Proverò quanto prima la minestra di ris, erburin e curada (e mio figlio che mi ha sentito commentare queste sue righe, è curioso di provarla)

  2. Domenico

    Provata stasera. Ottima. Piaciuta a tutti. Non aveva il sapore dei ricordi perchè è la prima volta in assoluto che la mettiamo in tavola, ma ci è piaciuta moltissimo. Un piatto da non dimenticare

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.