Diagon Alley.

In questi giorni, tra la fine delle vacanze e l’inizio della scuola, le cartolerie e i centri commerciali espongono in bella mostra tutto l’occorrente (e anche di più) per la scuola: i ragazzi si aggirano fra zaini all’ultima moda, diari improbabili, pile di quaderni dalle copertine variopinte e pastelli colorati tutti ben ordinati nelle scatole (chi non ricorda le mitiche Caran d’Ache?).

L’acquisto di libri e materiali richiede ogni anno un dispendio non indifferente di tempo, soldi ed energie: anche per i nostri studenti ci vorrebbe una Diagon Alley, la mitica lunghissima strada in ciottoli celata dietro il “paiolo Magico” dove aggirarsi, come Harry Potter, armati di una lista di materiali indispensabili sicuri di trovare, in pochi minuti, tutto l’occorrente per il nuovo anno scolastico (e ci vorrebbe anche una Gringott, la banca dei folletti, dove rifornirsi di quantità incommensurabili di monete).

Purtroppo non esiste una strada magica dove acquistare presto e bene e le famiglie non hanno a disposizione il caveau di una banca fatata, ma bisogna fare i conti con la realtà.

E’ anche per venire incontro alle famiglie, oltre che logicamente per rispondere ad esigenze squisitamente didattiche, che nella mia scuola molti di noi hanno deciso di non far acquistare i libri di testo, ma di lavorare con materiali alternativi, grazie anche all’uso della LIM.

Friburgo (Germania)

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