Archivi giornalieri: 17 Giugno 2014

Tribunali.

Il tribunale mediatico si è già espresso, almeno a giudicare dalle invettive orribilmente violente che ho letto nei commenti fioriti sui social network o in calce agli articoli dei giornali online.

C’è un presunto assassino (e vorrei sottolineare la parola “presunto”), ci sono alcune famiglie devastate dal dolore, ci sono le risposte banali a domande banali (per i vicini di casa tutti siamo “persone normali”) e poi le chiacchiere televisive, la curiosità un po’ morbosa celata dietro la compassione: insomma c’è tutto il peggio che gli  atroci delitti degli ultimi anni hanno scatenato.

Ho spesso ripetuto che non sopporto i processi televisivi, la spettacolarizzazione dell’orrore, le case di Cogne, i vicini di Erba, i fidanzati di Garlasco, gli zii di Avetrana e penso che molti, come me, ne farebbero volentieri a meno, ma sembra che sia impossibile lasciare che le indagini e la giustizia facciano il loro corso nel silenzio, come, in fondo, sarebbe giusto e auspicabile.

Oggi è in atto un linciaggio morale nei confronti di una persona che potrebbe anche non essere colpevole, che non può essere giudicata colpevole se non dopo tre gradi di giudizio e che, sicuramente, non deve dimostrare la propria estraneità ai fatti.

Ad altri spetta l’onere della prova.

 

Risveglio.

Succede che apri gli occhi, infastiditi dalla luce che scivola tra le fessure della tapparella, e ti rendi conto, non appena le rotelline del cervello cominciano a girare, che hai un anno in più sulle spalle.

Ho accettato fatalmente lo scorrere degli anni, i capelli che diventano bianchi e le rughe che appesantiscono il viso, non mi ostino più a lottare contro il mio corpo che scopre nuovi acciacchi ogni giorno, contro la memoria non più fresca, contro i riflessi rallentati.

Il mio cuore, però, insiste a sentirsi giovane, non si arrende al dolore e alla saggezza dell’età che avanza.

Sono una vecchia ragazza con tanta voglia di volare e, spero, con tanti cieli ancora da scoprire.

Rondini