Archivi giornalieri: 4 Giugno 2014

Un cuore grande.

Non capisco molto del dialetto partenopeo, ma Massimo Troisi lo capivo benissimo, mi piaceva la sua mimica, il suo parlare smozzicato, quasi simile ad un balbettio, con il quale riusciva a trasmettere idee e pensieri.

Ricordo i suoi inizi con la Smorfia, il suo umorismo surreale, la capacità infinita di raccontare una Napoli un po’ anacronistica, fatta di tradizioni, di superstizioni, ma anche di lavoro (che spesso non c’è), di religione e religiosità, di fortuna (da cercare giocando al lotto i numeri di un sogno, di un avvenimento, interpretati proprio attraverso la “smorfia”).

Ho riso fino alle lacrime vedendo “Non ci resta che piangere” con la riedizione, in chiave medievale, della lettera di Totò, con le canzoni improvvisate per far colpo sulla  donzella di cui si era invaghito.

Mi sono commossa con il “Postino” che ha il sapore un po’ amaro di un addio struggente.

Vent’anni fa il suo grande cuore generoso, il suo cuore malato si fermava per sempre.