Editoria digitale (spezzo una lancia).

Vorrei spezzare l’ennesima lancia a favore degli e-book (se ce ne fosse  ancora la necessità), infatti mi sono resa conto di una peculiarità dell’editoria digitale che avevo allegramente sottovalutato.

Non solo gli e-book sono comodi (in borsetta può stare una vera e propria biblioteca), non solo posso leggere anche quando dimentico gli occhiali, non solo si risparmia carta e spazio nei miei scaffali strapieni, non solo riesco a leggere di sera a letto senza attirarmi gli accidenti dell’uomo della mia vita, infastidito dalla luce accesa fino a tarda notte, non ci sono solo tutti questi aspetti positivi, ma, di recente, ne ho scoperto un altro.

Mi succede spesso di leggere la recensione di un libro che non conosco ( o di ascoltare il consiglio di un amico entusiasta per una nuova scoperta), di solito resto incuriosita e mi viene voglia di leggere il libro in questione, ma, abitando in un paese di piccole dimensioni, non riesco a raggiungere una libreria in tempi brevi e la biblioteca comunale non ne è fornita, così succede che rimando l’acquisto e la lettura e poi, fatalmente, mi dimentico il titolo e l’autore.

Qualcuno potrà obiettare che non sempre vale la pena di leggere tutto quello che ci incuriosisce perchè molti libri in realtà non meritano attenzione, ma per scoprirlo è necessario leggerli (o almeno assaggiarli).

L’e-book reader mi permette di cercare il libro, di leggerne un’anteprima, di scaricarlo quasi immediatamente e, così facendo, ho scoperto moti autori e molte storie meritevoli di attenzione (ho scoperto anche delle porcherie, ma, ripeto, per sapere che un libro è una porcheria bisogna prima leggerlo).

Se fossi un editore ci penserei su.

 

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