Archivi giornalieri: 18 Agosto 2013

Come farò?

In questa vacanza ho preso una pessima abitudine: mi sveglio in orario variabile tra le nove e le dieci e ci metto quasi un’ora a ridiventare un essere umano capace di relazionarsi con il prossimo.

In realtà non sarebbe un problema se tra due settimane non dovessi tornare a scuola e, tra meno di un mese, non dovessi entrare in classe pimpante e operativa alle otto.

Sto già studiando strategie adatte a farmi recuperare la stazione eretta in orari mattutini, ma la mia mente evidentemente ancora vacanziera non mi aiuta (figurarsi il corpo).

Mi chiedo ansiosamente come farò a riprendere gli orari di lavoro, a riaccendere i neuroni prima di mezzogiorno, a emergere da questo torpore che è prima mentale che fisico.

L’unica pensiero che mi consola (e mi rassicura un po’) è che, bene o male, ogni anno, verso la fine di agosto, mi sento così e poi, come per magia, riprendo ritmi e orari.

Sono un po’ come un vecchio cavallo del circo che quando sente la musichetta della parata (o dovrei dire la campanella?) si rimette a trottare in automatico.