Archivi giornalieri: 7 Agosto 2013

Finestre aperte.

La casa in montagna si affaccia su un bosco silenziosissimo, soprattutto nel mese di luglio quando gli appartamenti intorno sono ancora vuoti e la strada sull’altro versante della valle è poco frequentata.

In luglio si sentono solo cinguettii, ronzii, fruscii di brezza tra le foglie e il lontanissimo gorgogliare di un torrente (un po’ più udibile solo dopo un temporale).

Poi, con l’inizio del mese di agosto, il condominio si anima e, dalle finestre aperte, arrivano indubitabili indizi di presenze umane non sempre gradevoli.

Me ne sto seduta in salotto a leggere un libro in santa pace (con una vaga nostalgia per l’atmosfera bucolica dei primi giorni di luglio) e vengo raggiunta, nell’ordine, dai litigi della coppia di coniugi anziani dell’appartamento accanto al mio dei quali non vorrei essere così informata, dalla telefonata interminabile della vicina del piano di sopra (sul balcone c’è più campo), dalle televisioni urlanti, dai capricci dei bimbi, anch’essi urlanti e dei mille altri suoni che gli esseri umani producono nella loro esistenza quotidiana.

Certamente le finestre aperte sono un vero e proprio attentato alla privacy, ma d’altra parte, visto l’imperversare dell’ennesimo anticiclone africano, non si può mica vivere da reclusi.

Furka