Libri digitali.

Pare che l’introduzione dei libri digitali (prevista inizialmente per il settembre 2013 e poi rimandata  all’anno successivo) non sarà obbligatoria neppure nel 2014.

E intanto?

Intanto, decreto o non decreto, commissioni o non commissioni, ministri o non ministri, il mondo va avanti e la scuola si adegua come può e come sa.

Nel nostro istituto, dove praticamente c’è una Lim in ogni classe, ormai da diversi anni alcunii libri di testo tradizionali (soprattutto antologie e grammatiche) sono stati sostituiti da materiali più snelli, costruiti insieme ai ragazzi, condivisi online, si usano giornali, riviste, filmati, repertori di immagini, documenti originali, si costruiscono percorsi personalizzati ed è evidente che il libro di testo rischia di diventare un limite piuttosto che un sussidio.

Comprendo le esigenze degli editori, ma la scuola attuale, alle prese con bambini stranieri, dsa, bes (e chi più ne ha più ne metta) deve poter utilizzare strumenti flessibili (anche più flessibili della banale digitalizzazione di un libro di testo cartaceo) per garantire a tutti il diritto all’apprendimento, affinché la scuola italiana diventi una scuola veramente inclusiva.

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