Lasciateci la pennichella.

A chi non è successo, almeno una volta, di assopirsi in treno o sul metro lasciando appoggiare la testa al vetro di un finestrino (soprattutto per evitare che ciondoli nel vuoto con il rischio di un doloroso risveglio per le vertebre cervicali)?

Se qualche volta vi è successo (a me capita spesso) sappiate che potrebbe, a breve, non essere più possibile: pare che si stia sperimentando una nuova forma di pubblicità, basata sulla conduzione ossea, che permetterebbe di trasmettere spot sussurrati direttamente nella testa del malcapitato che pensa di assopirsi.

Mi vedo già posare il capo contro il finestrino, giusto per riposare un po’, mentre una voce spettrale, che solo io posso sentire, mi incita all’acquisto di questo o quel prodotto obbligandomi a starmene seduta con il capo eretto, ben distante dal vetro.

Ho l’impressione che questa forma di pubblicità sia un po’ controproducente, anche perchè stento ad immaginare una tortura peggiore.

Per favore, lasciateci almeno la pennichella.

(Spero solo si tratti di una bufala ben congegnata).

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