Dignità.

E’ da più di sei anni che ho aderito all’associazione Kiva.

Kiva è un sito sul quale, dopo una breve procedura di registrazione, è possibile dare una mano a persone, sparse per il mondo, che hanno bisogno di cifre abbastanza modeste per avviare o ampliare un’attività imprenditoriale che permetta loro di vivere in modo dignitoso nel loro paese di origine.

Il contributo minimo ammonta a venticinque dollari che, in genere, vengono restituiti nel giro di dodici o diciotto mesi, si tratta quindi di una cifra irrisoria che, tuttavia, proprio perchè l’ammontare di ogni prestito si raggiunge grazie alla collaborazione di molti, permette di offrire un aiuto concreto a persone in difficoltà che non chiedono l’elemosina, ma un gesto di solidarietà che permetta loro di vivere grazie al loro lavoro e alla loro intraprendenza.

Quando il denaro viene restituito si può investire in un nuovo prestito e così si continua all’infinito: per ora ho contribuito a realizzare ventisette progetti, tutti declinati al femminile, distribuiti equamente in tutti i continenti, ma soprattutto in quelli in cui è più duro vivere.

Kiva mi sembra una buona idea per festeggiare il Primo Maggio.

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