Viviamo tempi strani e difficili.

Tempi strani, quelli che stiamo vivendo, e tempi difficili e forse non abbiamo (ancora) gli strumenti per interpretali e questo ci lascia un po’ perplessi e quasi storditi.

Viviamo tempi in cui un anziano Presidente della Repubblica accetta un secondo lunghissimo mandato, dopo un settennato tutt’altro che sereno.

Viviamo in tempi nei quali un leader politico che ha fatto della lotta al comunismo uno dei suoi punti di forza, applaude e ride soddisfatto per la rielezione dell’unico comunista che abbia mai abitato il Quirinale, mentre il segretario del Partito che ha tra i padri proprio il Partito Comunista Italiano nasconde le lacrime, e non sembrano lacrime di gioia.

Comprenderemo forse quel pianto e quel riso vivendo i tempi futuri che immagino ancora più strani e difficili.

Ma in fondo dopo aver visto un Pontefice dimettersi e dopo aver visto il successore di un Papa inginocchiato al fianco del suo predecessore nulla dovrebbe più stupirci.

Roma

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.