Senza Governo.

L’ultima proposta del (non) leader dei pentastellati (l’espressione “grillini” la trovo repellente) è che il Paese , come è successo in Belgio, vada avanti senza un esecutivo, ma semplicemente con l’attività parlamentare.

Ora, a parte il non trascurabile fatto che l’Italia un esecutivo (anomalo, tecnico, azzoppato) ce l’ha, ma nel nostro ordinamento il Governo ha funzioni e responsabilità che difficilmente potrebbero essere surrogate dal Parlamento.

I miei allievi (anche i meno studiosi) hanno imparato che, fin dai tempi di Montesquieu, le democrazie compiute si basano sulla differenza e collaborazione dei tre poteri.

Ma loro sono ragazzini e cosa volete che ne capiscano di politica “alta”.

Ora che il segretario del PD Bersani ha rinunciato all’incarico, dopo un tentativo di rinnovamento che, tutto sommato, mi è sembrato onesto e responsabile (ma io sono di parte e non faccio testo), la palla , come si suol dire, passa al Presidente della Repubblica.

Intanto  il M5S si sente di aver già ottenuto un successo. “Noi abbiamo già vinto”, avrebbe affermato il capogruppo al Senato.

Mi chiedo chi ha perso, ma temo di intuire che non si tratta solo degli esponenti dell’odiata casta.

 

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