L’Unar ha messo in rete un gioco, che proprio gioco non è, nel quale è quasi impossibile vincere (almeno io ci ho provato diverse volte, ma ho sempre perso).
Si tratta di provare a vivere un mese da migranti: si può scegliere tra tre profili diversi, tre storie diverse, una giovane ucraina, un ragazzo tunisino e un giovane senegalese e cercare di tirare la fine del mese facendo le scelte giuste per superare imprevisti, difficoltà, discriminazioni.
Il gioco (se di gioco si può parlare) si intitola “Nei miei panni” ed è stato creato dall’Unar in collaborazione con Caterpillar AM, i profili sono di fantasia, ma si basano su dati statistici reali e dovrebbero spingerci alla riflessione sulla condizione dei migranti.
Forse giocando potremo capire che la condizione dei migranti, purtroppo, non è un gioco.