Archivi giornalieri: 15 Marzo 2013

Via Fani.

Domani ricorrerà il trentacinquesimo anniversario dell’agguato di Via Fani, l’atto terroristico che determinò il rapimento di Aldo Moro e l’uccisione di tutti gli uomini della scorta e che fu definito “l’attacco al cuore dello Stato”.

Non vorrei dilungarmi sulla figura del Presidente Moro e sui terribili giorni della sua prigionia che si concluse con il ritrovamento impietoso dei suoi poveri resti il 9 maggio in via Caetani.

Oggi vorrei ricordare i servitori dello Stato, caduti in servizio, vittime, come molti loro colleghi, il cui nome è stato inghiottito dall’oblio, cinque uomini delle forze dell’ordine: due carabinieri Oreste Leonardi e Domenico Ricci  e tre agenti di Pubblica sicurezza Francesco Zizzi, Giulio Rivera Raffaele e Iozzino.

Tempo sprecato.

Certo è stata una giornata di lavoro sprecata e un po’ di soldi pubblici sprecati, si potrebbe tentare di snellire la procedura di voto, con una probabile infilata estenuante di  fumate nere: non serve a molto votare in pochi minuti se non ci sono accordi (che non necessariamente sono inciuci) se non si è discusso anche con gli “altri” (come si legge sul “ilFatto“) per cercare nel dialogo quelle figure di garanzia che vadano bene a molti, se non a tutti.

Oggi abbiamo visto, con un sorriso indulgente, scene da “primo giorno di scuola”, foto ricordo scattate dagli scranni più alti, da dove si tiene “sotto controllo” la situazione, da domani sarà meglio abbassarsi a scendere nell’aula, senza l’atteggiamento a metà fra il turista e l’osservatore dell’ ONU, da domani sarà meglio che scompaiano apriscatole e telefonini e si cominci a dialogare, magari a discutere anche in modo aspro, ma, possibilmente, costruttivo.

Altrimenti sarà probabile che “a casa” ci andrete tutti, cari Parlamentari onorevoli e no, con un devastante “nulla di fatto”

Posso assicurarvi che, per il Paese, “non sarà un piacere”.