Qualche giorno fa ho approfittato di un giro a Milano per la mia inaugurazione personale della “Lilla“, la nuova linea della metropolitana che, per ora, copre un tragitto piuttosto breve, ma che è destinata a passare per il quartiere dove vivevo da bambina, l’Isola, per proseguire lungo il cimitero Monumentale e finire il percorso a San Siro (entro il 2015, in coincidenza con l’Expo).

Tutti i passeggeri, come me del resto, appena saliti in vettura si sono fiondati verso la testa della motrice per godersi la vista della galleria che fugge via veloce: bisogna dire che la mancanza del conducente, con la relativa cabina di pilotaggio chiusa, permette una visuale originale.

All’entrata dei gentili signori, muniti di sciarpa lilla, accolgono i viaggiatori e distribuiscono i biglietti evitando delle acrobazie con le monetine alle emettitrici automatiche.

Lo so che per chi è abituato a viaggiare sui metrò di Londra e Parigi le nostre  linee possono sembrare poca cosa, ma a me la nuova la lilla piace ugualmente anche perchè sono affetta da inguaribile partigianeria e tutto ciò che riguarda la mia città mi piace.