Venti anni fa si spegneva Audrey Hepburn, una donna dall’incredibile fascino che è diventata un’icona della grazia e della bellezza.
Le giovani generazioni non conoscono il suo nome, ma sicuramente ritrovano la sua figuretta aggraziata nelle centinaia di citazioni di “Colazione da Tiffany” che imperversano nella pubblicità.
Fa parte dell’immaginario collettivo il suo corpo avvolto nel tubino nero di Givenchy o il gesto di sfilare gli occhiali da sole con il volto ombreggiato dall’ampia tesa di un elegantissimo cappello.
Negli ultimi anni di vita, dopo essersi allontanata definitivamente dal set cinematografico, aveva portato la sua grazia nell’impegno umanitario come ambasciatrice dell’Unicef, ruolo che svolse con serietà e competenza.
Mi piace ricordare questa donna incantevole.