E’ cominciato il mese di dicembre e i più superstiziosi attendono con un po’ di apprensione il prossimo solstizio d’inverno e l’avverarsi della catastrofica profezia dei maya.

Per quanto mi riguarda non ho molta paura dell’approssimarsi della data fatidica anche perchè in questo periodo sono tanto impegnata da non avere neppure il tempo per preoccuparmi e, alla sera, sono tanto stanca da non potermi permettere neppure qualche ora di salutare insonnia: appoggio la testa sul cuscino e praticamente svengo.

Mi piacerebbe tuttavia che i maya mi dessero qualche segno premonitore, possibilmente inequivocabile, così eviterei, per esempio, di pagare la seconda rata dell’IMU, eviterei di abbattermi per l’incertezza sull’ennesima discesa in campo di Berlusconi, eviterei di estenuarmi in improbabili pulizie natalizie, mi guarderei bene da spedire auguri di buon Natale e felice anno nuovo a destra e a manca e, forse, tralascerei di correggere le verifiche sulla poesia del Leopardi.

Ma già lo so che i maya sono maligni e criptici perciò continuerò a vivere normalmente pagherò le tasse, pulirò a fondo la casa, correggerò le verifiche e mi abbatterò per l’ennesima etc. etc.

Poi, verso il giorno venti, andrò dalla parrucchiera e dalla manicure, ritirerò i vestiti puliti dalla tintoria, cucinerò qualche manicaretto sfizioso.

Perbacco i Maya non mi troveranno impreparata.