Archivi giornalieri: 3 Agosto 2012

Considerazioni olimpiche.

Ogni quattro anni scopriamo discipline sportive quasi sconosciute che, nella quasi totalità dei casi solitamente non fanno audience, ma balzano agli onori delle cronache perchè, grazie alla imparziale nemesi di Olimpia, arricchiscono il nostro medagliere nazionale con metallo pesante e prezioso.

Ogni quattro anni scopriamo qualche nuovo eroe (destinato purtroppo a rientrare nell’oblio non appena i fuochi olimpici si spengono) e scopriamo che nel nostro Paese ci sono tanti sportivi che lavorano seriamente, sottoponendosi ad incredibili disagi e sacrifici, animati da una  grandissima passione, per preparare la gara della vita: gente seria e motivata che si impegna  e che ha vinto tutto quello che è umanamente possibile vincere nella più totale indifferenza delle cronache sportive.

E poi c’è il momento della lagna quando le medaglie largamente annunciate non arrivano, c’è il momento delle recriminazioni nel quale tutti si sentono un po’ tecnici, in questo caso ci esaltiamo in quello che è lo sport nazionale per eccellenza: lo sport parlato.

Bisognerebbe considerare che alle Olimpiadi tutti gli atleti vanno per vincere (alla faccia di De Coubertin), tutti si preparano al meglio dei propri talenti, ma uno solo vince l’oro e, in fondo in fondo, arrivare settimi in una finale olimpica (se si è dato tutto) non è un disonore: a pensarci bene per qualche atleta è già un grande successo approdare ai giochi.

Allora proviamo a goderci questi Giochi di Londra con uno spirito un po’ diverso, esaltandoci nell’assistere ai gesti atletici dei vari sportivi (indipendentemente dalla loro nazionalità) senza ansie da prestazione, ma col desiderio di partecipare, anche se da lontano, ad una grande festa.

In fondo lo spirito di Olimpia è un po’ questo.