Registro elettronico.

Ogni tanto, con ciclica puntualità, si legge da qualche parte che, “dal prossimo anno scolastico” (l’anno scolastico è sempre il “prossimo”), le valutazioni e le pagelle saranno online.

Di solito, poi, non succede niente anche perchè, temo, per qualche famiglia che vive, per esempio, tra le mie montagne, avere accesso ai dati potrebbe rivelarsi  mortalmente lento e comunque costoso.

Inoltre, vorrei sbagliarmi, ma ho l’impressione che ancora troppi genitori non abbiano una gran dimestichezza con la rete e debbano affidarsi ai “nativi digitali” di casa (cioè i pargoli) che, essendo parte in causa, potrebbero opporre una strenua resistenza passiva.

In altri paesi, dove l’uso della rete è più diffuso e di più antica data, le cose funzionano meglio e i genitori non solo accedono tranquillamente alla visione dei dati, ma, addirittura, invece di lamentarsi con gli insegnanti o protestare con gli organi competenti prendono l’iniziativa di dare una “ritoccatina” ai voti: giusto per eliminare i problemi del rendimento scolastico alla radice.

Per fortuna, dalle nostre parti, tutto questo non succede ancora.

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