L’isola dei curiosi.

Si sa che, nel nostro paese (ma forse anche altrove), gli omicidi efferati, i disastri, le catastrofi attirino un gran numero di persone in cerca di un brivido, di una testimonianza o, forse, per poter semplicemente dire “c’ero anch’io”.

E’ successo ad Avetrana, a Cogne e ora al Giglio temono che questa propensione al sensazionale possa trasformare la loro splendida e quieta terra in “un’isola dei curiosi” in cerca di emozioni forti davanti al mastodontico relitto, così a portata di mano.

Nelle parole della presidente dell pro loco si sente un fermo e cortese invito a visitare l’isola per il suo fascino, per la sua atmosfera, per le emozioni che la bellezza di questo lembo di terra in mezzo al mare riesce  a suscitare e non solo per condividere l’orrore del disastro, immortalato in centinaia di foto e filmati, visibile anche dal satellite, terribile ma già entrato di prepotenza nell’immaginario collettivo.

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