Lacrime e sangue.

Dico al Parlamento come ho detto ai ministri di questo governo, che non ho nulla da offrire se non sangue, fatica, lacrime e sudore. Abbiamo di fronte a noi la più terribile delle ordalìe. Abbiamo davanti a noi molti, molti mesi di lotta e sofferenza.

Così si espresse Winston Churchill nel discorso alla Camera dei Comuni del 13 maggio 1940 dopo che il sovrano gli aveva affidato l’incarico di formare un nuovo governo che, nelle intenzioni del Premier e del Parlamento doveva essere “concepito sulle basi più larghe possibili e che includesse tutti i partiti“.

Probabilmente il Presidente incaricato, il prof. Mario Monti, si affiderà, quando e se riuscirà a formare il nuovo governo, a ben altra retorica, ma ho l’impressione che il senso del suo discorso sarà più o meno simile: sangue forse no, ma lacrime, fatica e sudore è più che probabile che siano sottintesi.

Il senso di questo momento storico è che dalla palude in cui siamo finiti il Paese può uscirne con il lavoro, la fatica, ma soprattutto con la giustizia, l’unità e la solidarietà.

1 pensiero su “Lacrime e sangue.

  1. Aigle

    Oggi, le macerie sono culturali e la ricostruzione è morale, intellettuale, solidale. Il Prof. Mario Monti è un italiano che ci fa sentire orgogliosi di essere europei.

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