La banda larga può attendere.

Niente banda larga, almeno per ora, altre sono le priorità economiche  ed è evidente che la possibilità della connessione veloce non è considerata uno strumento utile per tentare di superare la crisi.

Fa riflettere il fatto che, già da diverso tempo, in altri Paesi europei si sia fatta una scelta diversa, ma evidentemente anche le priorità sono diverse.

Se ne riparlerà entro la fine del 2012, quando, si prevede, la crisi sarà alle nostre spalle definitivamente.

Già la fine del 2012, magari proprio entro il 21 dicembre 2012 quando, almeno a quanto prevedono alcuni profeti di sventura, non ce ne fregherà più niente della banda (larga o stretta che sia).

Mi sorge un dubbio: che informazioni hanno i nostri governanti che noi non abbiamo?

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