Si va sulla montagna.

Organizzare una partenza per una vacanza di due mesi con un’anziana disabile al seguito è quasi come organizzare lo sbarco in Normandia (con la differenza che quando gli alleati partirono per il D-Day c’era un tempo da lupi sulla Manica e faceva freddissimo).

Bisogna mettere nei borsoni e nelle valigie (per la cronaca sei) una quantità incredibile di indumenti, oggetti, accessori, medicine e bisogna tentare di prevedere anche l’imprevedibile, un po’ come succede quando si viaggia con un neonato.

Per questo fondato motivo negli ultimi tempi ho un po’ latitato e la mia frequentazione della blogosera non è stata così assidua, ma ormai i bagagli sono chiusi e fra poche ore partiremo.

Arrivederci al prossimo aggiornamento (spero tra i boschi)

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