Archivi giornalieri: 3 Giugno 2008

Fraintendimenti.

Gli insegnanti si lamentano sempre che i ragazzi non sono più quelli di una volta, non sanno più concentrarsi, non lavorano più con attenzione e che “ai miei tempi sì che si studiava seriamente” (lo so bene perchè sono un’insegnante anch’io) e invece, per dirla con Qoelet, “non c’è niente di nuovo sotto il sole“.

Ricordo che quando stavo preparando la maturità il nostro insegnante ci assegnò una serie di temi di argomento letterario per fare un po’ di allenamento e tra questi vi erano alcuni testi del Petrarca.

La seconda strofe del sonetto XLII  inizia con questo verso: Ridono i prati, e ‘l ciel si rasserena; un mio compagno, che evidentemente aveva capito male durante la dettatura dei titoli, sostituì “prati” con “frati” e si produsse in un esilarante quanto fantasioso panegirico della vita monacale che avrebbe avuto, a suo dire, il pregio di influenzare persino il clima.

Un altro amico, che oggi è uno stimato professionista, equivocò sulla poesia “Arano” del Pascoli e, credendo che si trattasse dell’aràno (uccello di pianura di pura fantasia) , passò intere settimane ad arrovellarsi sul significato recondito dei versi, ma si sa, il poeta aveva il vezzo di usare nomi di piante ed animali piuttosto inconsueti.

Infine un’intera classe del Liceo scientifico lesse l’espressione “alla domanda pòstale” come “alla domanda postàle” sbagliando in blocco una traduzione in francese.

E dire che allora non eravamo distratti da internet e dai reality.