Il rispetto delle regole.

Spesso sentiamo parlare di regole e di rispetto delle stesse, ma altrettanto spesso siamo molto più indulgenti con le nostre personali infrazioni, considerate veniali, che con quelle altrui.

Sono centinaia ogni giorni gli esempi di tali comportamenti, basta guardarsi intorno: si va dal permettere al proprio cane di imbrattare i marciapiedi (magari scandalizzandoci se qualcuno ci invita ad usare paletta e sacchetto) al gettare cartacce per terra, e via via fino a infrazioni dalle conseguenze più gravi come la guida dopo aver bevuto (“tanto io l’alcool lo reggo”), al mancato rispetto delle regole sul riposo per gli autisti dei pullman (ne parlavo oggi con il conducente che ci stava accompagnando a Milano, proprio mentre un’auto ci sorpassava sulla destra).

Siamo un popolo strano, convinto che le leggi siano state scritte unicamente per gli altri, come se vivessimo in una zona franca dove la legalità è “sospesa”, a nostro esclusivo uso e consumo.

Ci sforziamo di essere rispettosi solo quando corriamo il rischio concreto di una sanzione e ci sentiamo tanto in gamba quando (e succede spesso) riusciamo a farla franca.

Così mi arrabbio quando non riesco a spingere la sedia a rotelle di mia madre fuori dalla piazza del paese perchè tutti i varchi sono “logicamente” ostruiti da automobili parcheggiate in divieto di sosta e sono francamente stufa di essere considerata una stupida perché quando, nei mesi estivi, assumo una ragazza che mi aiuti ad accudirla mi preoccupo che abbia il permesso di soggiorno e la metto in regola anche se, tra t.f.r., ferie, tredicesima e contributi, è un vero e proprio salasso.

Temo che finché non ci sforzeremo di rispettare le regole non solo per timore delle sanzioni, ma per convinzione, non saremo mai veramente civili.

4 pensieri su “Il rispetto delle regole.

  1. enrico

    Logicamente ostruiti? Non credo proprio. Io contro questi disagi assurdi, di cui tanto si parla ma alla fine nessuno pone rimedio, cambierei drasticamente le regole, fino ad arrivare al sequestro del mezzo per minimo 30 giorni. Ieri sera sono andato a trovare mio padre in ospedale. C’è un parcheggio appositamente riservato ai portatori di handicap, vicino chiaramente all’ingresso. Una quindicina di posti. Tutti occupati, solo 2 avevano il tagliando esposto.
    Onesta poi fno in fondo quando nonostante il salasso di preoccupi invece di garantire regolarità alla ragazza che assumi per un aiuto. Se tutti facessero così….

  2. Ariss

    Trovo terribilmente vero quando dice che siamo convinti che le leggi valgono unicamente per gli altri.
    Dovremmo fare un po’ tutti mea culpa però perchè chi più chi meno a volte il senso civico lo dimentichiamo a casa.
    Io non posso dire di essere ligia alle regole e precisa in tutto, altrimenti non sarei di questo mondo; secondo me sarebbe già molto ammettere le nostre mancanze e porvi almeno rimedio, invece di dimostrarci ancora scocciati e insofferenti, se non addirittura pronti allo scontro!

  3. Jimmy

    Oggi a Milano è morto Giacomo, 12 anni, sbalzato dalla sua bicicletta sotto le ruote di un tram per l’apertura improvvisa dello sportello di una macchina ferma in seconda fila (scrivono “parcheggiata”, ma il parcheggio non c’e’).

    Imposto una ricerca su Google per “il rispetto delle regole”. Al terzo posto trovo il link a questo post, scritto 3 (tre!) anni e mezzo fa. Questa posizione su google la dice lunga su quanto poco l’argomento “regole” sia frequentato in Italia

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