Archivi giornalieri: 20 Maggio 2008

Il rispetto delle regole.

Spesso sentiamo parlare di regole e di rispetto delle stesse, ma altrettanto spesso siamo molto più indulgenti con le nostre personali infrazioni, considerate veniali, che con quelle altrui.

Sono centinaia ogni giorni gli esempi di tali comportamenti, basta guardarsi intorno: si va dal permettere al proprio cane di imbrattare i marciapiedi (magari scandalizzandoci se qualcuno ci invita ad usare paletta e sacchetto) al gettare cartacce per terra, e via via fino a infrazioni dalle conseguenze più gravi come la guida dopo aver bevuto (“tanto io l’alcool lo reggo”), al mancato rispetto delle regole sul riposo per gli autisti dei pullman (ne parlavo oggi con il conducente che ci stava accompagnando a Milano, proprio mentre un’auto ci sorpassava sulla destra).

Siamo un popolo strano, convinto che le leggi siano state scritte unicamente per gli altri, come se vivessimo in una zona franca dove la legalità è “sospesa”, a nostro esclusivo uso e consumo.

Ci sforziamo di essere rispettosi solo quando corriamo il rischio concreto di una sanzione e ci sentiamo tanto in gamba quando (e succede spesso) riusciamo a farla franca.

Così mi arrabbio quando non riesco a spingere la sedia a rotelle di mia madre fuori dalla piazza del paese perchè tutti i varchi sono “logicamente” ostruiti da automobili parcheggiate in divieto di sosta e sono francamente stufa di essere considerata una stupida perché quando, nei mesi estivi, assumo una ragazza che mi aiuti ad accudirla mi preoccupo che abbia il permesso di soggiorno e la metto in regola anche se, tra t.f.r., ferie, tredicesima e contributi, è un vero e proprio salasso.

Temo che finché non ci sforzeremo di rispettare le regole non solo per timore delle sanzioni, ma per convinzione, non saremo mai veramente civili.