La fiera dei sogni.

Nel bar tabaccheria, che ormai non è più fumoso, perchè non si fuma più nei locali pubblici, c’è tutto un fermento, tra una discussione sull’ultima partita, sull’ultimo rigore regalato o negato, tra un caffè e un Campari è tutto un affannarsi a grattare, con una monetina, i tagliandi della lotteria istantanea, meglio conosciuti come “Gratta e vinci”.

Ho l’impressione, e temo che sia un po’ più di un’impressione, che il numero dei biglietti venduti sia inversamente proporzionale alla mancanza di denaro di cui tantissimi ormai si lamentano così come credo di poter affermare che, a confronto delle tradizionali lotterie nazionali, questa forma di azzardo, dalla risposta immediata, sia di gran lunga la preferita.

Così mi capita di vedere persone, dall’aspetto non particolarmente opulento, acquistare un numero esagerato di tagliandi e non solo di costo basso, spesso infatti non si tratta di biglietti da due euro, ma da cinque e dieci euro, nella speranza di fare il “colpaccio”, quello che ti sistema per tutta la vita o, per lo meno, te la cambia in modo significativo.

Anni fa, nella Romania appena uscita dalla dittatura, avevo visto in vendita dei “gratta e vinci” particolarissimi: in palio non c’erano cifre in contanti, ma appartamenti, automobili (la mitica Dacia) ed elettrodomestici, anche lì la gente faceva la fila per acquistarli ed anche lì avevo avuto l’impressione che fosse un modo per acquistare un sogno, quello di una vita meno grama.

Mi piacerebbe che le persone che si affidano all’azzardo per cambiare la loro esistenza si rendessero conto che, a parte rare e fortunatissime eccezioni, l’unico sistema sicuro per vincere è non giocare.

6 pensieri su “La fiera dei sogni.

  1. giorgio

    Già..e poi è vergognoso che lo stato guadagni sulla disperazione di chi lui stesso a messo in ginocchio, cornuti e mazziati.
    Giorgio.

  2. Fe

    Alla tabaccheria di fianco l’ufficio era esposto un gratta e vinci, con la vincita di 10.000 Euro. Ho strabuzzato gli occhi… volevo comprarli anche io (non ci ho mai giocato). Poi ho pensato… forse è meglio che mi bevo un caffè, me lo gusto sicuramente di più… Però.. che fortuna quello che li ha vinti!!!

  3. Alberto

    E’ una delle tante illusioni che questo Stato premette si diano ai suoi cittadini. E su queste illusioni vendute si prende anche la sua percentuale. Poi si dice la caduta dei valori!

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