Ci sono cose…

Ci sono cose che mi fanno imbestialire, che mi lasciano addosso un nervosismo incredibile, una stanchezza indicibile e mi lasciano la bocca amara.

Una di queste è sicuramente, alla fine di una giornata stressante, passata fra accettazioni, ricoveri, prelievi e attese, nell’atmosfera un po’ ovattata e un po’ asettica di un ospedale, avviarsi verso casa con un vago senso di inquietudine, perché non è mai piacevole separarsi e scoprire, allungando la mano per prendere le monete per pagare il parcheggio, che la borsa è aperta e il portafogli non c’è più.

Non sono arrabbiata per i soldi spariti (ne porto sempre pochi con me), non sono preoccupata per la carta di credito, che ho bloccato a tempo di record, nè per i documenti che tengo rigorosamente separati dal denaro e neppure per l’estenuante iter burocratico della denuncia ai carabinieri, quello che mi fa arrabbiare è l’idea che mi abbiano fatta fessa proprio in un momento in cui mi sento in difficoltà, in cui le  preoccupazioni mi rendono insicura, è come se qualcuno avesse “sentito” la mia vulnerabilità e ne avesse approfittato nel modo più vile.

Che tristezza.

12 pensieri su “Ci sono cose…

  1. Raffa

    Le lunghe attese negli ospedali sono purtroppo cose che conosco, così come tutto il campionario della viltà e della pochezza umana: dal furto di fazzoletti di carta (sic!), a quello degli spicci per telefonare, dall’acqua alla clonazione del cellulare. Lascia un senso di nausea e sconforto.
    Ti abbraccio
    Raffa

  2. filo

    Coraggio ,Sciura Pina, non lasciarti abbattere, estrai questa ennesima spina dal tuo cuore e gettala nello stagno! (Quello di cui una volta hai pubblicato la foto quando era ghiacciato)

  3. elrond

    In queste occasioni:
    1) sedersi in un luogo comodo ed appartato
    2) raccogliere tutta la propria energia mentale
    3) canalizzare tutta la rabbia in un flusso energetico, compatto e pulsante
    4) lanciare quindi una maledizione, malvagia e fantasiosa, all’indirizzo di quel qualcuno, talmente povero di forza e spirito da godere del furto…
    …e se non ti fa star meglio: puoi sempre augurarti che la maledizione colga nel segno!

    Un abbraccio fraterno

  4. Pingback: Sciura Pina

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