C’è una poesia…

C’è una poesia che ho studiato quando ero in terza media (praticamente una vita fa) e che ha influenzato il mio modo di essere e di pensare, si tratta di una lirica di un poeta cinese, uno dei più grandi, vissuto nell’VIII secolo durante la dinastia Tang: Li Po.

Non riesco a immaginare dove la mia insegnante di allora, che non brillava certo per l’originalità delle scelte, dopo tanti brani poetici di Foscolo, Leopardi, Manzoni, Carducci e Pascoli avesse scovato questo testo, sicuramente non era nella nostra antologia, tanto che dovette dettarcelo.

La lirica mi ha sempre affascinato perchè descrive un personaggio sereno e libero, lontano da “discorsi e discordie”, completamente estraneo ai giochi di potere che ha il privilegio di vivere a contatto con la natura, tra montagne incantate, rigenerato dalla purezza dell’acqua di fonte, accarezzato da un vento profumato di resina.

Nell’invidia del poeta ho sempre letto il rimpianto per la vita semplice, il desiderio cocente del cambiamento insieme alla paura del cambiamento e spesso mi sono identificata nei suoi sentimenti.

    A Tan Chiu

    L’amico mio dimora
    In alto sui monti dell’Est;
    Gli è cara la bellezza
    Delle valli e dei monti.
    Nella stagione verde
    Giace nei boschi vuoti;
    E dorme ancora quando
    Il sole alto risplende.
    Un vento di pineta
    Gl’impolvera maniche e manto;
    Un ruscello ghiaioso
    Gli terge il cuore e l’udito.
    T’invidio! Tu che lontano
    Da discorsi e discordie
    Hai la testa appoggiata
    A un guanciale di nuvole azzurre.

 

Quanta tranquillità in quel “guanciale di nuvole azzurre” su cui posare il capo.

trasparenze

7 pensieri su “C’è una poesia…

  1. Silenzi d'Alpe

    Poesia splendida, indubbiamente. La tua insegnante, persona di cultura, probabilmente sapeva che Li-Tai-Po era un poeta conosciutissimo in Europa. Gustav Mahler, affranto per la morte della figlia, fuggì in solitudine in una semplice hütte in Val Pusteria e compose Il Canto della Terra proprio sui testi del grande poeta cinese. Li puoi trovare su
    i colori del suono

    ciao a presto Silenzi d’Alpe

  2. riccardo u.

    Felice di trovare nel tuo blog Li Po, che ho letto al ginnasio e da allora non manco mai di rileggere.
    La sua fine fa un po’ pensare a quella di un bluesman: mi pare che sia morto ubriaco mentre una notte, in piedi su una barca, pensava d’abbracciare la luna… Beninteso, mi piace per la sua poesia, non è per quella fine.
    Bello, sul Nostro, anche il libro di Vittorio Saltini “Il primo libro di Li Po”, Mondadori, Milano, 1981.

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