E’ impossibile non ridere.

Ci vuole ironia e intelligenza per riuscire a ridere di un tabù e “Menopause“, il musical con Marisa Laurito. Fioretta Mari, Fiordaliso e Manuela Metri (che ha curato anche la regia) ci riesce benissimo.

Quattro donne, in età non verdissima, una casalinga ingenua, una decisa manager, un’attrice svampita e un’ex figlia dei fiori dolcissima, si incontrano per caso alla Rinascente e, piano piano, stringono un rapporto di amicizia basato sulla condivisione dei piccoli grandi problemi legati al cambiamento della menopausa.

Così tra canzoni scatenate, divertenti parodie di successi degli anni sessanta e settanta, si sfiorano temi delicati come i mutamenti d’umore, gli squilibri ormonali, la depressione, la difficoltà di vivere in modo sereno una mutata sessualità e si riesce a ridere di qualcosa di cui difficilmente si parla e che viene spesso considerato un disturbo o una menomazione.

Il finale è un solare e rassicurante inno alla vita che si esprime nelle parole “Ama chi sei” cantate in un crescendo di gioiosa riscoperta di sè.

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