Innaturale.

Siamo abituati a pensare che chi è nato prima, prima se ne andrà: ci sembra giusto così, ci sembra normale, ci stupiamo e ci arrabbiamo quando, a causa di una malattia, succede il contrario, eppure la malattia è parte della vita, può sembrarci ingiusta, ma capita, allora lottiamo, cerchiamo di non arrenderci, facciamo appello all’istinto di sopravvivenza, ma in qualche modo ci facciamo una ragione, fatalmente passiamo all’accettazione.

E’ innaturale che i padri sopravvivano ai figli, non è solo profondamente ingiusto, capita di solito durante le guerre, quando sono i giovani di una nazione a partire per il fronte, è capitato a migliaia di famiglie, durante le due guerre mondiali, di vedersi private del futuro e capita nell’assurda “guerra” che viene contrabbandata con il nome di “strage del sabato sera”.

Quanti genitori hanno subito l’atroce mutilazione di perdere un figlio che esce di casa per passare un’allegra serata di svago e non fa ritorno?

Ci si può rassegnare alla malattia, si può cercare di accettare una morte in guerra, ma perdere qualcuno che amiamo per un incidente d’auto è assurdo e inconcepibile.

Vorrei stringere in un abbraccio muto e solidale tutte quelle mamme e quei padri che non riescono a rassegnarsi, vorrei trovare le parole per consolarli, per stare loro vicina.

tramonto

4 pensieri su “Innaturale.

  1. Ariss

    Quando frequentavo l’oratorio, il mio parroco era solito dire che per l’Onnipotente un giorno può durare mille anni e mille anni possono durare un giorno, questo per spiegare che noi non siamo padroni del tempo, anzi non siamo padroni di nulla.
    Secondo la logica umana è innaturale che i padri sopravvivano ai figli, ma la morte non è contro natura, fa parte del ciclo naturale.
    Le morti di morte violenta sono contro natura perchè noi non nasciamo volendo il male, ma spesso lo perseguiamo arrivando all’età della ragione, perchè diventiamo troppo superbi, o troppo stupidi.

  2. kijio

    E’ davvero difficile sapere che esistono giovani egoisti che pensano che il massimo nella vita sia “lo sballo”. E’ ancor piu’ difficile credere che la morte possa colpire anche chi, e sono la maggioranza, e’ sempre stato un bravo ragazzo. I giornali fanno notizia con le disgrazie altrui, mentre a noi rimane l’amarezza, con la consapevolezza di vivere in un mondo pericoloso, in cui non basta l’affetto e l’attenzione per i propri cari per farci sentire tranquilli.

    Bello questo articolo, ti leggo per la prima volta 😉

  3. Fe

    Ho perso il mio papà quando avevo 8 anni… e mi sembrava innaturale lo stesso….
    Perdere l’amato, il figlio, il genitore, è sempre un dolore atroce, che ti porti addosso per il resto della vita. E e se avviene nel modo più innaspettato… muore anche una parte di noi.

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