Archivi giornalieri: 22 Novembre 2007

Tragico fatto di sangue: tutti i particolari in cronaca.

Una volta, tanto tanto tempo fa, gli strilloni, per le strade, urlavano questa frase per attirare l’attenzione dei passanti distratti, che si avviavano frettolosi verso casa dopo la giornata di lavoro, perché allora la “nera” era appannaggio della seconda edizione, quella del pomeriggio, le notizie importanti, quelle sulle quali si cimentavano i giornalisti di razza riempivano i giornali del mattino.

Come è potuto succedere che la cronaca nera abbia preso piede in maniera così preponderante nei telegiornali e sulla carta stampata? In fondo un omicidio, anche il più efferato, può incuriosirci per gli aspetti truculenti o per i misteri connessi all’indagine, ma non tocca la nostra vita, altre sono le notizie che ci coinvolgono in prima persona il costo del greggio, per esempio, o il welfare, il debito pubblico, l’inquinamento, le politiche energetiche, le scelte di politica economica, le guerre vicine e lontane e le loro conseguenze nell’economia mondiale, un omicidio, invece, tocca da vicino la vittima, il suo carnefice, i familiari e gli amici e ci riguarda molto poco (a meno di non abitare nello stesso quartiere di un serial killer).

Eppure i giornali, i telegiornali e i programmi di approfondimento hanno fatto del delitto il loro cavallo di battaglia, ce lo propinano, talora a reti unificate, con dovizia di particolari, ricostruzioni, documenti, cronisti appostati davanti alle villette di Cogne o di Garlasco, piuttosto che a Erba o Perugia, dove intervistano ignari passanti, improbabili testimoni, vicini di casa intimiditi e infastiditi da tanto clamore, giornalisti che sono sbiaditi eredi di quel Paolo Brosio che, in tempi ormai lontani, scriveva una pagina nodale della storia del nostro paese, raccontando Tangentopoli davanti al palazzo di Giustizia di Milano, esposto all’inclemenza del tempo e al rischio concreto di finire sotto un tram.

Si celebrano i processi in tempo reale, in un clima da “panem et circenses” che mi sembra veramente poco civile, si sbatte il mostro in prima pagina e lo si sostituisce, con un altro mostro, in tempi da record, ci si abbevera morbosamente alle sempre vituperate fughe di notizie o alle fonti ben informate, in un crescendo rossiniano di “splatter”, sacrificando professionalità e buon gusto sull’altare dell’audience.

E’ ora che l’informazione torni a fare informazione.