Guardo il cielo attraverso i vetri, sì lo so che siamo ancora in autunno, ma fa così freddo che ormai sembra già inverno e il cielo è livido, biancastro, striato di macchie di luce, un cielo opaco e gelido, un cielo basso e spesso che sembra pesare sul mondo.
L’aria non è limpida, ma velata, mi sembra quasi di avere le lenti appannate, i colori s’impastano in un unico grigiore uniforme e non riesco a distinguere i particolari del paesaggio: tetti, alberi spogli, strade si confondono in un un’unica visione omogenea e senza contrasti.
Lo so che non è ancora inverno, ma questo è già un cielo nevoso, che il sole non riesce a ferire, è un cielo incombente ed inquieto.
Eppure, più su, tra le mie montagne, in giornate come questa, velate e nebbiose in pianura, si aprono squarci di azzurro intenso, di un azzurro che in estate è difficile trovare.
Se guardo la valle vedo una coltre compatta di nubi, un mare tempestoso che copre città e campagne, cancellandone l’esistenza, è un mondo scomparso, inghiottito da nulla e dal silenzio, ma qui le cime, coperte di neve, si stagliano nitide nel cielo sereno e la luna, bianchissima ed evanescente, si affaccia timida dalla cresta del monte.
In giornate come questa la nostalgia delle mie montagne diventa quasi dolorosamente palpabile.
Quando scenderà la neve pubblicherò anch’io una foto di questa “mia” montagna
Concordo. A Trento dalla finestra della cucina, mentre intingo il biscotto nel latte, si staglia il Bondone: cima bianca di neve, luce del sole a filo, rosa Dolomiti nel cielo, terso. A Bologna (che ha seguito cronologicamente Parma, una bella lotta!) il cielo è grigio, è tutto piatto e non c’è neve. Insomma le montagne mancano anche a me, ma va bene così!
sonia
Il cielo di Torino è nuvoloso, alle dieci del mattino sembra il tardo pomeriggio quando inizia ad imbrunire; pioviggina e le temperature sono sopra lo zero, ma di pochi gradi. Il panorama che osservo dalla finestra del mio ufficio non mi consente di abbandonarmi ai ricordi di giornate soleggiate e calde; il mio ristoro è una bella tazza di the caldo ed una stufetta elettrica accanto alle mie ginocchia.
Quando vedo il cielo emiliano e immagino al bellissimo azzuro della mio meridione mi vien quasi da piangere…
P.s. Non sono montagne, ma la nostalgie si sente anche per le colline 🙂
per me, che abito in una conca anche solo sentir parlare di montagne mi commuovo!
Le ho riscoperte da poco e appena posso scappo a fare una passeggiata!
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Ciao, a presto