Archivi giornalieri: 17 Novembre 2007

Tempo di calendari.

Stiamo entrando nel periodo “caldo” dei calendari: le edicole e le librerie si riempiono di proposte, in carta patinata, per affrontare attrezzati il nuovo anno, tutti sembrano prometterci un futuro colorato e felice, si tratta quasi di un rito indispensabile per esorcizzare il vago timore per ciò che ci attende e che non possiamo immaginare.

L’attesa ottimistica del futuro, il rimpianto del passato, anche se doloroso, sono temi fondamentali nella poetica del Leopardi il quale, nelle “Operette morali”, nel “Dialogo di un venditore di almanacchi e di un passeggere“, riflette proprio sull’abitudine degli uomini di proiettarsi fiduciosamente in avanti, nonostante le esperienze negative del passato:

Passeggere. Quanti anni nuovi sono passati da che voi vendete almanacchi?
Venditore. Saranno vent’anni, illustrissimo.
Passeggere. A quale di cotesti vent’anni vorreste che somigliasse l’anno venturo?
Venditore. Io? non saprei.
Passeggere. Non vi ricordate di nessun anno in particolare, che vi paresse felice?
Venditore. No in verità, illustrissimo.

Passeggere. E pure la vita è una cosa bella. Non è vero?…

Il calendario dunque diventa il nostro passaporto per un futuro felice, sicuramente migliore del passato, ci aiuta a sperare che l’anno che verrà ci porterà meno tribolazioni e più serenità.

C’è qualcuno, però, che ci invita a guardare avanti senza dimenticare ciò che è stato: per questo motivo penso che quest’anno acquisterò il calendario di “Amnesty International” dedicato alla Birmania, per continuare a ricordare le traversie di quel lontano paese proprio ora che i riflettori dell’attenzione mondiale sembrano spenti.