Nodo al fazzoletto.

La Birmania è ancora lì, il regime è ancora lo stesso, anzi forse è ancora più feroce mentre si spengono le luci dei riflettori e l’attenzione dell’opinione pubblica mondiale è attratta da altre notizie.

Alla Croce Rossa si nega il permesso di visitare i detenuti e verificarne le condizioni di salute, visto che il regime continua a negare anche la presenza stessa di detenuti politici, e poco importa se Amesty International continua a denunciare arresti di oppositori.

La mancanza di informazioni, il silenzio dei telegiornali e della stampa fanno sì che le notizie scompaiano e sicuramente tra qualche mese faremo fatica a ricordare di esserci interessati della Birmania, ma la Birmania è sempre lì e le sue condizioni non sono mutate.

Per questo motivo, per quanto poco possa servire, vorrei ribadire il concetto….

Free Burma

In certi casi è indispensabile fare un nodo al fazzoletto: non possiamo dimenticare.

4 pensieri su “Nodo al fazzoletto.

  1. elrond

    Buone notizie da peacereporter:
    1) scomparso il premier 60enne Soe Win, di leucemia. Se ne va così il più grande sodale del dittatore Than Shwe, 73 anni, pure lui malato (di cancro alla prostata… gran cosa la democrazia dei malanni!)
    2) sarebbero 5 generali e 400 soldati semplici gli arrestati per insubordinazione. Divise che si sarebbero rifiutate di sparare sui propri monaci (un intero battaglione!)

    Non pioverà per molto ancora!

  2. Alberto

    Io direi di riproporre un’altra giornata il mese prossimo per la Birmania libera, e così tutti i mesi fino a che non si vede un reale cambiamento. Giornali e televisione se ne sono già dimenticati.

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