Profumi e sapori d’autunno.

Ormai da diversi anni Moggio, il paesino della Valsassina dove trascorro gran parte della mie vacanze, ospita una manifestazione “Profumi e sapori d’autunno” che attira molti turisti fra le stradine invase dai tavoli carichi di ogni ben di Dio.

Si tratta di una “ghiotta” occasione per visitare questo angolo di valle, assaggiare prelibatezze tipiche della cucina robusta e genuina di montagna e degustare del buon vino.

Domani (domenica 14 ottobre) la via principale si animerà di chioschi e tavolini, sarà invasa da voci, colori e profumi, intanto oggi le vie del paese hanno vissuto la stessa animazione intorno alle braci dove cuociono le castagne che riempiono l’aria con il loro caratteristico aroma.

Il profumo delle caldarroste è uno dei miei agganci della memoria: quando stringo fra le mani il sacchetto di carta bollente o addento la polpa bruciacchiata, assaporandone la dolcezza un po’ rustica, mi rivedo bambina in una Milano un po’ meno da bere e un po’ più umana quando, agli angoli delle strade, era facile incontrare i venditori di caldarroste e mio padre me ne comprava un cartoccio, una pagina di giornale arrotolata a cono piena di castagne caldissime, che mi scaldava le mani e mi scaldava il cuore.

castagne

3 pensieri su “Profumi e sapori d’autunno.

  1. enrico

    Peccato non esserci da quelle parti anche se appena lasciato il mio mare, verso le apuane, si trovano castagni ricchi di frutto. Basta avere la schiena buona, un sacchetto o cestino e via alla raccolta. Le mondine (caldarroste) sono eccezionali. Mi ricordo quando con il Cai, al nostro Rifugio alpino, si organizzava la mondinata. Pensa avevamo preso un cestello di una lavatrice industriale per sfornarle per tutti i presenti dopo essere state leggermente annaffiate di buon rosso toscano. Giornate davvero stupende.

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