Assenteismi.

Qualche giorno fa ho incontrato un preside furibondo: aveva chiesto una visita fiscale per accertare lo stato di malattia per un insegnante, assentatosi in un periodo strategico, stranamente coincidente con l’inizio della stagione balneare, e l’Asl di competenza (appartenente ad un’altra regione) aveva comunicato che la visita sarebbe stata effettuata a spese dell’istituto.

Visto il budget striminzito della scuola il dirigente aveva dovuto rinunciare ad effettuare il controllo (a meno di non pagarselo di tasca propria) e questa circostanza rischiava di provocargli un travaso acuto di bile.

Purtroppo nella scuola succede spesso così: le normative ci sono, gli strumenti ci sono, c’è persino tanta buona volontà…ma non si può sempre combattere contro i mulini a vento.

8 pensieri su “Assenteismi.

  1. stefano

    Questa cosa che mi scrivi è una vera indecenza… perché queste cose le ho viste fare anche in altre scuole, solo che lì il “preside” se ne fregava pur essendo palese il trucchetto.
    Per non parlare poi di personale di “assistenza” per certi studenti particolari che dovevano venire una volta la settimana e nessuno li vedeva. Però… è vero che cane non mangia cane, visto che nessuno del corpo docente ha mai alzato un dito in proposito.

  2. Gianluca

    I controlli non dovrebbero essere la leva necessaria per dare motivazione ai propri dipendenti.
    Il preside dovrebbe capire se l’insegnante ha passione per il proprio lavoro, piuttosto che curare i formalismi …

  3. Anonimo

    Di malati immaginari ne esistono tantissimi. E non parlo solo di assenteismo sul lavoro. Ma anche di persone che vivono “spalleggiate” dalle loro malattie e che si trincerano dietro le stesse e con la scusa di essere più o meno malate alla fine diventano un peso anche per la società (oltre che soprattutto per chi le circonda quotidianamente). Malati/e immaginari/e ci avete rotto!

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