Archivi giornalieri: 27 Giugno 2007

Giuro: non è difficile….

Tra un esame e l’altro mi diletto a trascorrere il tempo in coda all’Asl nel tentativo (temo vano) di ottenere il riconoscimento della invalidità di mia madre (che non ci vede a causa dell’arterite di Horton), con relativa indennità di accompagnamento (visto che devo accompagnarla persino dal letto alla poltrona).

Quando dico che mia madre non ci vede non intendo che “ci vede poco”, intendo dire che non ci vede proprio, o, per lo meno, distingue solo vagamente e non sempre le variazioni di luce.

Per questo motivo non riesco a capire perchè in calce alla richiesta di accertamento l’impiegata, preposta al ricevimento della pratica, si ostini a richiedere la firma di mia madre.

Quando ho presentato la prima richiesta, nove mesi fa, mia madre distingueva le ombre e il movimento, ma non era sicuramente in grado di leggere e scrivere e io, nella mia proverbiale ingenuità, pensavo che bastasse un certificato dell’oculista, che specificava chiaramente la sua infermità e l’impossibilità a scrivere, per esentarla dalla pantomima della firma.

Invece la situazione si è rivelata a dir poco kafkiana con l’impiegata che mi chiedeva di firmare al posto di mia madre (il che mi sembra un tantino illegale), o di farla firmare tenendole la mano (come se avesse senso firmare una dichiarazione che non si riesce a leggere, nella quale peraltro si richiede il riconoscimento della condizione di cieco civile).

Mi sembra ridicolo che chi si dichiara cieco firmi la dichiarazione, a meno che (ma sto facendo della dietrologia) non volessero incastrarla:”visto che hai firmato non sei proprio cieca…”

Esisteva (e mi risulta che esista per legge) un’altra opzione, cioè quella che a firmare fossi io, con il mio nome, assumendomi tutte le responsabilità del caso per conto di mia madre, ma questa possibilità non è stata neppure presa in considerazione.

Morale: ho dovuto trascinare la balda vecchietta alla presenza di un ufficiale di stato civile che attestasse che mia madre, essendo impossibilitata a firmare, era stata informata del contenuto del documento e lo sottoscriveva.

Dopo tutto ciò la cara congiunta, che continua a non vedere a un palmo dal naso (letteralmente) ha ottenuto solo il riconoscimento della cecità parziale che, logicamente, non dà diritto all’indennità di accompagnamento.

Ma non mi do per vinta, sono più dura del sistema e, a distanza di sei mesi, ho presentato l’istanza di aggravamento…

…sono curiosa di vedere come va a finire.