Archivi giornalieri: 26 Giugno 2007

Al diavolo la dieta….

Quando sono a casa e lavoro è abbastanza facile controllare la quantità di cibo che mangio anche perchè, molto spesso, ho pochissimo tempo per mangiare e riesco a smaltire le calorie girando come una trottola tra la scuola, i negozi, gli uffici, i medici e quant’altro: per ora non sento la necessità di andare in palestra, visto che la mia vita quotidiana richiede un notevole esercizio fisico.

Poi iniziano le vacanze, i ritmi rallentano e, per di più. vado tra le mie montagne dove l’aria frizzantina fa venire l’appetito anche agli inappetenti cronici (da bambina mi ci portavano in vacanza giusto per farmi mettere su qualche etto supplementare).

Come se non bastasse la cucina locale offre una varietà di prodotti tipici, tutti succulenti, tutti ad alto contenuto calorico, che non favorisce le intenzioni di sobrietà espresse prima della partenza in perfetta buona fede.

Tanto per cominciare ci sono i formaggi e soprattutto il taleggio, prodotto un tempo nella vicina Valtaleggio e messo a stagionare nelle grotte locali, secondo una tradizione secolare.

Poi ci sono le confetture e gli sciroppi di frutti di bosco, soprattutto quelli prodotti con sistemi artigianali da un carissimo amico, che sono una delizia per gli occhi e per il palato.

Non c’è rifugio che non attenti alla linea con i suoi menù ricchi e sostanziosi che vanno dai pizzoccheri, alla polenta taragna con le salamelle, alla cacciagione coi funghi, ai taglieri di salumi e formaggi e, a fine pasto, se per caso non c’è più neanche una fetta di crostata di frutti di bosco o di mele, come premio di consolazione si materializzano le castagne sciroppate con la panna montata.

Per finire c’è la bomba calorica vera e propria: il mitico cabiadino (il biscotto di Barzio prodotto, però, in tutta la valle) che, a causa della ricchezza dei suoi ingredienti, va assunto con moderazione, praticamente in dosi omeopatiche, ma al quale è proprio difficile opporre resistenza.

Vorrà dire che camminerò molto e, alla disperata, alla linea penserò a settembre.

cabiadini